Non potevamo che chiamarci Ariosto
Da quando, alla fine degli anni 50, un cuoco abile e fantasioso inventò la mistura di aromi che rese famoso il suo ristorante, abbiamo fatto molta strada. La consa (aglio, rosmarino, salvia ed erbe aromatiche finemente tritate) rivoluzionò il modo di insaporire le carni arrosto e la sua fama si sparse ben presto nella fertile terra che circonda Reggio Emilia. Nei primi anni '60 il cuoco decise di commercializzare il suo preparato e, con un'altra felice intuizione, lo battezzò Ariosto. Sia in onore della vicina casa natale del grande poeta che per via dell'assonanza con l'amato termine “arrosto”. Negli anni successivi, grazie all'opera di Marco Gozzi, l'Azienda sviluppò la diffusione del marchio. Oggi, oltre un terzo dei consumatori italiani utilizza i nostri insaporitori, presenti anche nei principali paesi europei, negli Stati Uniti, in Canada, in Australia e in Giappone. Siamo arrivati nelle cucine di tutto il mondo. Ma la qualità, la genuinità e l'ispirazione che ci guida sono ancora, in qualche modo, legati alle nostre origini. Alla nostra terra, alla consa e al poeta che ci ha dato il suo nome.